Questo è il tema della tessera di Emergency del 2012. Di queste parole si riempie l'articolo 1 della Dicharazione Universale dei Diritti Umani.
Recita così:
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti." Riconoscere questo principio "costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo".
Provo un sentimento amaro nel pronunciare, pensare, queste parole insieme, perchè l'epoca che viviamo mi porta a a pensare che non ci sia niente di più lontano da noi, di tutto questo.Siamo assediati da (fanta)politiche inconcludenti, da guerre camuffate da nickname assurdi e consolatori, parole oppiacee studiate per chi sposta l'ago del suo interesse alle futilità che vengono sapientemente diffuse nella nostra vita commerciale di piccoli omini playmobil del truman show all'italiana.
Guardiamo tg che durano 30 minuti, 20 dei quali dedicati ai processi penali di quello che dovrebbe essere il nostro presidente del consiglio (tutto in minuscolo, si lo voglio).
Liberi e Uguali. Spesso pensando a queste parole messe insieme, alla dichiarazione universale dei diritti umani, si aprono nella nostra testa ventagli di fotografie che ci portano in paesi lontani, diversi dal nostro, Vediamo le donne coperte dal burqa, o bambini denutriti, ingiustizie sociali evidenti agli occhi di chiunque le guardi. Ma non è solo questo. Non parte da lì.
E' DA qui che noi non siamo liberi, e non siamo uguali, è nella nostra bella Italia occidentale che non siamo liberi di scegliere chi ci deve governare, è qui che la libertà di stampa ci vede in posizioni di classifica imbarazzanti, è qui che non siamo uguali davanti alla legge, alla politica, alla vita che siamo costretti a fare in una comunità che non abbiamo scelto, ma che ci appartiene volenti o nolenti.
E' da qui che noi non siamo liberi e uguali, fino ad arrivare a quei posti lontani da noi.
Saremo liberi quando riusciremo ad uscire dalla prospettiva dell'uno, quando il più dialetticamente ribelle dei politici riuscirà davvero a tagliare il suo stipendio della metà, quando lo vedrò tagliare le spese militari e comprare degli asili, quando non lo vedrò sovvenzionare prigioni di tortura in Afghanistan.
Saremo liberi quando non vedrò più da un finestrino di un pulman di Milano la gente in coda alla porta di un istituto di carità per cercare un letto dove dormire per una notte, e tutte le altre chissà.
Saremo liberi quando tutti decideremo che la guerra ci fa schifo, che ci fa schifo appoggiare un partito (che si dice) di sinistra che la etichetta come Missione di Pace per lavarsi la coscienza e tenere il piedino ben saldo nei suoi privilegi da palazzo ministeriale.
Saremo liberi quando la parola Pace potremo pronunciarla, pensarla, immaginarla senza nessun altro nome di fianco.
Saremo uguali quando non dovremo più guardare le vite di bambini che non possono crescere, saremo uguali quando tutti avranno diritto all'istruzione, alla salute, alla vita vera. Quella che noi possiamo fare senza chiederci neanche perchè.
Saremo uguali quando non dovremo sentirci fortunati di pensare che nostro figlio non si troverà mai sopra una mina antiuomo mentre cammina per la strada correndo dietro a un pallone.
Combatto insieme a Emergency contro questo schifo, contro la negazione del diritto alla vita, inconquistabile perchè insito nella vita stessa, perchè pensare di poterne decidere a spese di qualcuno è un atto criminale.
Perchè Emergency costruisce ospedali per curare le vittime della guerra, della povertà, della disuguaglianza sociale, in Africa, in Asia, e anche in Italia.
Per promuovere la cultura della Pace, per cercare di dare un senso a ciò che ci circonda.
Perchè non ci bastiamo a noi stessi, non è vero. Perchè tutti noi abbiamo bisogno degli altri.
E' il nostro sogno, essere Liberi e Uguali. A costo di provarci tutta la vita.
La tua essenza, ribelle e giusta.
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